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Monteleco è da sempre la LIBERA REPUBBLICA DEI RAGAZZI!
Ogni settimana un Governatore guida i suoi Ministri (dei Giochi, dei Lavori, della Sanità, della Buonanotte...) al servizio dei ragazzi e delle ragazze, che divisi in squadre giocano, crescono, scoprono l'amicizia di Gesù, degli altri, la bellezza della natura.
ACCOGLIENZA:
Lo scopo principale del Movimento Ragazzi è quello di aiutare le persone nella propria crescita personale attraverso l’esperienza educativa.
A Monteleco può venire chiunque! Qualunque sia il suo percorso di ricerca, qualunque errore possa aver fatto, qualunque tipo di difficoltà stia vivendo. Monteleco non ha barriere, recinti, cancelli di ingresso. E così chiediamo di “essere” agli educatori volontari che organizzano e gestiscono i campi. Essere disponibili ad accogliere il ragazzino “sconosciuto”, molto spesso con esperienze molto lontane dalle nostre, che incontriamo per la prima volta; non lasciarci spaventare dalle diffidenze, non lasciarci ingannare dalle “prime impressioni”. Dopo una settimana molto spesso si scopre di quale grande tesoro ci sia in ognuno di noi.
Questo si traduce nella possibilità che ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà economica o seguite dai servizi, ragazzi che non avrebbero molte altre alternative, possano godere dell’opportunità di una settimana di gioco e vacanza, alla pari dei tanti altri partecipanti, dai più abbienti ai più abbandonati; ragazzi di origine straniera e ragazzi dei quartieri più facoltosi, tutti sotto l’occhio competente degli educatori e degli adulti, che senza tanto sciato ma con molta allegria si occupano delle pulizie e della cucina. Sperimentando in un contesto sicuro e positivo la condivisione degli spazi, momenti collettivi di servizio, riflessione e gioco, tutti imparano qualcosa in più su sé stessi e sugli altri.
Il GIOCO:
Monteleco nasce come ambiente di gioco. Le 3 case e la chiesa immersi nel bosco rendono ogni minuto una possibile scoperta. A Monteleco SI GIOCA, SEMPRE! E SI GIOCA SERIAMENTE! Il gioco è una cosa seria, un potente strumento di conoscenza: di se stessi (capire quali capacità e limiti abbiamo); degli altri (il saper giocare insieme, saper sacrificare se stesso per la squadra) delle regole (imparare che nella vita così come nei giochi ci sono regole diverse a seconda dei contesti diversi; comprendere che le regole servono per “far andare bene un gioco e quindi divertirsi di più”).
Il SERVIZIO come stile di vita:
Sull’esempio di Gesù il responsabile dei turno, il Governatore, è colui che più di tutti è a servizio dei ragazzi della buona riuscita del campo. Troppo abituati a volte a considerare le posizioni alte come segno di potere, vogliamo far riscoprire invece la bellezza del servizio verso gli altri. Ad esempio gli educatori “anziani” non sono dei privilegiati ma svolgono servizio importante come la cucina e le pulizie dei bagni. Allo stesso tempo l'esperienza di Monteleco viene anche proposta come momento forte ai ragazzi che scelgono i progetti di Servizio Civile Nazionale della cooperativa il Sentiero.
La RESPONSABILITA’ PERSONALE:
a Monteleco non ci sono cameriere e donne delle pulizie. Ognuno è coinvolto, secondo le sue possibilità, nel buon funzionamento della colonia. Così si può imparare come rifarsi il letto, pulire le stanze, andare a prendere legna nel bosco per la cucina, ripulire il cortile e altri “lavori” che i ragazzi compiono con le proprie squadre siano azioni rivolte a star meglio, vivere meglio.
Un DIO vicino:
A Monteleco la porta della Chiesa è sempre aperta. Il nostro piccolo, bellissimo Santuario degli Angeli Custodi è caratterizzato dal crocefisso con dietro una vetrata che fa vedere tutta la natura delle montagne. Vogliamo provare a far vivere ad ogni ragazzo – qualunque fede abbia – che esiste davvero un Dio che si è fatto uomo per starci accanto.
E così ogni giornata a Monteleco si apre con l’ora della Luce e si chiude con l’ora delle Stelle: due momenti di preghiera e catechesi aperta a tutti per non dimenticare mai che il vero sole della nostra vita è il nostro Signore Gesù, che è più forte delle nostre ferite e delle nostre fragilità. L’incontro con Lui ci aiuta ad avere gli occhi e il cuore pronti a scoprire questo tesoro in noi e negli altri, ci insegna a volerci bene nelle nostre diversità, ci mostra con che gioioso spirito di servizio possiamo stare al mondo.